Parafraso il ritornello di un tormentone estivo di Colapesce e Dimartino, già perché quelle di cui parliamo sono le due creste dell’alta montagna classiche anzi classicissime, parliamo della Aretè des Cosmiques e della traversata della Aiguille d’Entreves.
Vi riportiamo il racconto del nostro amico e collaboratore Mauro Egidi che ha permesso a Christian di vivere la magnifica esperienza del volo intorno al Gran Sasso con parapendio biposto.
Proprio cosi un inizio di stagione alpina paradisiaco! Potrei descriverlo cosi. Che mi porta sul Gran Paradiso per 4 giorni di seguito.
Maggio è iniziato già da un pò e ancora non ne abbiamo abbastanza di giocare col la neve ed il freddo. Forse la consapevolezza che qui in Centro Italia siamo agli sgoccioli della stagione di Skialp spinge tutti a cercare le ultime emozioni invernali.
Sabato 8 maggio, Pierluigi alle prese con la prima esperienza di arrampicata su ghiaccio con due piccozze: sulla piccola goulotte Roux - Ghiglione le condizioni del ghiaccio erano semplicemente perfette! Peccato non aver fotografato il bellissimo muretto di ghiaccio che c’era, ma quando c’è fomento vero si usa poco il cellulare.
Il 4 maggio salgo la direttissima con Stefano. Saliamo la direttissima per raggiungere la vetta di Corno Grande. Per Stefano una bella prima in vetta alla cima più alta dell’Appennino in tenuta invernale.
Quest’inverno ho avuto la fantastica possibilità di partecipare come guida alla realizzazione su un documentario sloveno sullo sci alpinismo in Abruzzo. Fin qui nulla di esotico, forse in tempi normali non ne avremmo nemmeno parlato.
La Maiella da sempre grandi soddisfazioni! Ma con enorme sacrificio. La traversata appena compiuta con il gruppo di amici di Fraine (Ch) e Chiara era iniziata un pò a cuor leggero ma la Montagna Madre si è rivelata subito in tutta la sua essenza!
Sono al lavoro ai Prati di Tivo, oggi accompagno Ada sul terzo pilastro di Intermesoli. Non c’è gente in giro e non fa il caldo dei giorni passati (e già questo è un mezzo miracolo di questi tempi, ma aspettate e vedrete quello intero…). Un salto da Valeria per un caffè ancora e ci siamo quasi. Sono già le 9 quando ci mettiamo in marcia, forse un po’ tardino; però meglio partire un po’ tardi ma riposati che partire presto ma già stanchi.
Tante sono state le mie esperienze al Monte Camicia. D’estate, in autunno e in inverno con gli sci. Ogni volta con persone diverse, con gli amici, avvistando camosci, alla scoperta delle stelle alpine!
Si alla fine ce l’abbiamo fatta. Avevamo provato lo scorso anno con Giovanni a salire il Cervino, ma il meteo ci aveva beffato e poi io non avevo più giorni a disposizione e Giovanni era dovuto rientrare al lavoro.
Da questa estate abbiamo deciso, con gli altri ragazzi dello staff di Mountain Evolution, di allargare il nostro pacchetto di offerta, inserendo anche i bike tour, proponendo quei luoghi che rappresentano al meglio il nostro splendido territorio.
Ci eravamo lasciati in Georgia dopo aver sciato il fantastico Laila Pass, su una bella giornata di polvere. Era l’inizio del Lockdown, avevano appena chiuso Codogno. Claudio e Marco erano rientrati dal viaggio in Georgia preoccupati per la situazione.
È il momento di ricominciare… Mi preparo per questa che è una delle prime uscite che faccio dopo il lockdown. Sono un po’ emozionato, perché oggi conoscerò Lorenzo e la sua famiglia, mamma Antonella e papà Marco. Lorenzo è un ragazzo disabile dall’età di 15 anni e oggi andremo in escursione con un mezzo tutto speciale, la nostra Joelette, ossia una carrozzina che va sui sentieri e supera le disabilità.
Durante il corso aspiranti ci assegnarono un compitino: preparare una presentazione di una gita e discuterla; era un esercizio per imparare a fare delle proposte ai nostri futuri clienti. Al tempo non presi il compito molto sul serio anzi, essendo stato il lavoro assegnato per coppie di allievi e non singolarmente, lasciai che il grosso del lavoro fosse svolto dal mio compagno GiòZac.