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Skialp, Etna con il botto.

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Sci Alpinismo sul Vulcano dell'Etna, con eruzione notturna. Erano già svariati anni che con Chantal ci eravamo promessi di andare a sciare sul vulcano dell’Etna. C’ero stato nel 2010 l’inverno dopo il terremoto dell’Aquila.

Avevo un bel ricordo di queste lunghe sciate su neve firn e questo sottile timore nel calpestare la vetta di un vulcano che potrebbe eruttare da un momento all’altro. Sensazione che ormai facevamo nostra ma legata ad un altro fenomeno geologico, il terremoto.

Ingredienti per un trip eccezionale

Insomma quando incontrai Chantal e il mio ormai amico nonché mentore Yvan Estienne, gli raccontai di questo viaggio e del fascino di sciare in Sicilia sciando su enormi pendii e con la vista che spazia dalle Isole Eolie alla Calabria, immersi tra aranceti e una cucina divina tutti gli ingredienti per un trip eccezionale.

Cosi l’anno successivo ci mettemmo in moto per partire ma la neve ci ha fatto penare e il viaggio saltò. Riprovammo l’anno seguente, solito problema in cambio ripiegammo per la Grecia: Pindos e Olimpo. Successivamente la pandemia ha bloccato ogni nostra velleità migratoria.

L’anno del sud

Quest’anno è l’anno del sud: Sicilia e Abruzzo sono pieni di neve, sud delle alpi una catastrofe climatica, zero neve. Così si ritorna a bomba sul nostro giro, sci ai piedi sull’Etna.

Il vulcano nel mentre ha cambiato i giochi e dal versante sud diventa complicato salire sul cratere, al contrario il versante nord di Linguaglossa è ben innevato. Giungiamo in una settimana freddissima e dove danno venti forti per i primi 3 giorni.

Proviamo una piccola gita risalendo vicino gli impianti di Linguaglossa ma il vento e la neve è orribile e il ghiaccio alternato a sastrugi giganti ci respingono. Intanto godiamo del magnifico panorama e della cucina tipica siciliana che sono parte anche fondante del viaggio.

Il giorno successivo il vento cede di qualche nodo e cosi anche la temperatura regalandoci la possibilità di calpestare la vetta del cratere di nord est. Insomma sempre un grande spettacolo con quel piccolo timore di essere su una montagna viva.

Scendiamo a valle lungo lingue di lastre ventate lisce e piacevoli al contatto con le spatole dei nostri sci insomma vetta raggiunta e gruppo contento.

Il giorno seguente piccolo giro in compagnia di Franco guida vulcanologica e la sua compagna alla visita degli ornito vulcanici. Piccola gita su firn e ne approfittiamo il pomeriggio per visitare le Gole dell’Alcantara e Taormina.

Nel pomeriggio la magia accade, Franco ci avvisa che il tremore del vulcano sta aumentando e che erutterà a breve e cosi accade. Il cratere sud che il giorno prima fumava beato si è trasformato in un luogo infernale! Fiamme di lava alte centinaia di metri uno spettacolo incredibile che lascia sempre senza parole.

Fantastico Etna! Grazie per averci permesso di toccare la tua vetta e averci regalato una dimostrazione della tua potenza, una serata di eruzioni che nessun fuoco di artificio potrà mai eguagliare.

Insomma un finale con il botto. Abbiamo aspettato svariati anni per poter sciare sull‘Etna ma ne è valsa la pena.

Zaf

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