Per informazioni: +39 347 76 61 126

In Oberland per la salita del Mönch e dello Jungfrau

del
  • Alpinismo

In Oberland per la salita del Mönch e dello Jungfrau a lezione di gradinamento. Quest’anno con Paul e Vidar ci siamo dati come obiettivi la salita della Dent Blanche e dopo un giorno di riposo ci saremmo spostati in Oberland per la salita del Mönch e dello Jungfrau. Tutti pronti e motivati purtroppo il meteo mette lo zampino e ci rovina la prima salita.

Due giorni di pioggia su quasi tutto l’arco alpino, non riusciamo a trovare nessun alternativa se non trovarci due giorni dopo a Lauterbrunner per salire allo Jungfraujoch il giorno seguente. La Svizzera mi accoglie con i suoi bei panorami svizzeri, con le mucche e gli chalet fioriti e i prati verdi che contornano le montagne intorno. Parto da Chamonix passando per la Löchental fantastica valle dove per attraversarla in auto si è costretti a salire con tutta l’auto sul trenino che dopo alcuni km di tunnel ti lascia direttamente a Kandersteg pronti per scendere sul lago di Thun. Sti svizzeri sono forti con i treni ci fanno salire le macchine e poi passano dentro anche le montagne, e che montagne.

Il giorno seguente dopo una pizza a Lauterbrunner, incredibilmente constato che finalmente a casa abbiamo gli stessi prezzi degli svizzeri, solo che non sono gli svizzeri che hanno abbassato i prezzi. Saliamo con il mitico trenino allo jungfraujoch, passando dentro il mitico Eiger. Con Paul e Vidar saliamo la cresta sud del Mönch, bella salita non molto lunga. Avevo percorso la stessa salita svariati anni orsono con un mio cliente giapponese e avevo un ricordo di0 una cresta per lo piu glaciale, incredibile come per la metà sia ormai su roccia, la fusione dei ghiacciai sulle alpi inizia ad essere veramente impressionante! Riscendendo ci fermiamo al Mönch Hutte per dormire, fantastica accoglienza svizzera e rifugio ordinato e pulito, non poteva essere diversamente.

La mattina seguente convinto di essere la sola cordata ad andare allo Jungfrau ci svegliamo e con Paul, Vidar rimane in rifugio per via di doloretti alla schiena, ci avviamo verso lo sperone che ci porta perso la Rottalsattle 3885m. A sopresa un’ altra cordata guidata da Willy, una guida di Grindenvald ha lo stesso nostro obiettivo. Cosi ci dividiamo il compito di tracciare la salita, visto che le nevicate dei giorni precedenti avevano cancellato la vecchia traccia. Per fortuna il caldo del giorno precedente aveva reso la neve più dura e la salita è stata abbastanza agevole.

Prima della vetta però quando il pendio si addolcisce un pochino, Willy parte in pieno pendio con i suoi clienti senza la possibilità di assicurarli. Ma parte iniziando a gradinare le peste per i piedi al fine di rendere agevole e sicura la salita e anche la discesa. Sulle prime ero abbastanza scettico su questa scelta. Poi mi sono fidato di Willy e con mio stupore è stata una gran figata, oltre che un gran mazzo. Probabilmente avremmo perso in salita 45min/1h ma ne abbiamo guadagnato in sicurezza e guadagnato tempo nella fase di discesa.

La traccia effettivamente era ben più stabile e sicura. Insomma una gran lezione da parte di Willy. La tecnica di gradinare i pendii usata in passato da i pionieri delle salite alpine come Armand Charlet, ormai scomparsa dalla pratica in molti massicci, penso al Massiccio del bianco o del Rosa dove lavoro spesso. Ma che ha trovato la sua nicchia di sopravvivenza nell’oberland dove le vette con profili piu ripidi e meno protegibili perché per la maggior parte nevosi, rendono questa pratica ancora molto sicura e pratica.

Insomma grazie Willy per la bella lezione e grazie Paul e Vidar per queste belle salite!

Zaf

Per ripetere questa esperienza

Per ripetere questa esperienza o viverne una simile, dai un’occhiata alle attività in programma per l’alta montagna e contatta la nostra segreteria.

Per viaggiare con Mountain Evolution

Se ti è piaciuta questa avventura, dai un’occhiata al catalogo Mountain Evolution. Se sei interessato puoi trovare tutte le informazioni al link sotto.

Recenti dal Blog

Matteo Bernetti

Matteo Bernetti del 14-03-2024

Il teorema di Pita-Gyros - Arrampicare in Grecia

È da poco iniziato ottobre e sono appena rientrato dopo aver trascorso la stagione estiva su e giù per le ferrate dolomitiche, ci troviamo con Piggi a bere un caffè di fronte la biblioteca dove lui sta mettendo a punto le ultime cose prima della Laurea ed è così che io dopo aver finito la stagione e lui dopo essersi laureato ci troviamo con la voglia di partire, lui propone un viaggio in bici mentre io gli propongo di arrampicare ed in men che non si dica ci troviamo dopo un paio di settimane con le bici cariche di corde, scarpette e moschettoni, direzione?
Marco Zaffiri

Marco Zaffiri del 14-02-2023

Monti Altai, alla ricerca della polvere nel grande freddo siberiano

A due settimane dal nostro rientro dal Kazakistan eccomi qui a condividere il pensiero e le foto del mio collega, amico e per me una specie di divinità dello scialpinismo Jean Annequin.